La conferenza stampa ufficiale di CINEMA – Festa internazionale di Roma, dopo mesi di voci, illazioni, depistaggi e anticipazioni sapientemente centellinate, ha finalmente chiarito le linee guida di questo nuovo evento che si candida ad inserirsi nel circuito dei maggiori appuntamenti planetari dedicati all’arte del cinema.
Sarà un evento, appunto, al cui centro è posta proprio la città di Roma. L’Auditorium-Parco della Musica sarà il cuore pulsante della Festa, ma varie attività si svolgeranno in molte sale della città, alla Casa del Cinema e a quella del Jazz. E poi a Via Veneto, strada simbolo del mondo del cinema; ed anche a Cinecittà, dove si svolgerà la festa di chiusura, per migliaia di persone, guidata da un dj d’eccezione: Jovanotti.
L’impressione che si ha è che CINEMA sia una vera e propria architettura culturale, molto complessa, che mira a differenziarsi dalla Mostra di Venezia, soprattutto per quel che riguarda gli aspetti legati ai rapporti con le produzioni e le star. Questo festival ha anche l’intenzione di proporsi come fenomeno popolare; ed ecco gli incontri con il pubblico, la giuria composta da comuni spettatori capeggiata da Ettore Scola.
Tantissima carne al fuoco che dovrà essere gestita e proposta con molta attenzione. Il rischio è l’indigestione, ed anche la confusione. Cogliamo al volo le parole del Sindaco Walter Veltroni, intervenuto alla conferenza stampa, il quale ha invitato tutti a non aver paura del nuovo e a guardare al cinema non “come un panda” da salvare ma con ottimismo e fiducia”. E dopo aver metabolizzato anche le frasi di Goffredo Bettini (Presidente del Comitato organizzatore di CINEMA), il quale ha invitato la stampa a essere generosa e paziente nei confronti di una manifestazione che nasce adesso, cerchiamo di parlare finalmente di cinema e di esaminare il programma.
Sponsor
I film in concorso sono sedici ed è tra questi che verranno assegnati i premi per il miglior lungometraggio e le migliori interpretazioni maschile e femminile.
I titoli che ci sembrano più significativi sono: A casa nostra di Francesca Comencini, Nightmare Detective di Shinya Tsukamoto, Jardins en automne di Otar Ioseliani, La strada di Levi di Davide Ferrario, Le voyage en Armenie di Robert Guediguian e Wu Qingyuan di Tian ZhuangZhuang. Oltre alle opere di Ferrario e Comencini, da segnalare un altro titolo italiano in concorso: L’aria salata di Alessandro Angelini, film interpretato da Giorgio Pasotti e Michela Cescon.
La sezione Premiere sarà incentrata sulla presentazione di opere che, come ha detto la curatrice Piera Detassis, “avranno il tappeto rosso”, cioè saranno proiettate durante serate di gala. Qui spiccano alcuni lavori che senza dubbio saranno posti con forza all’attenzione del pubblico ma anche della critica: The Hoax di Lasse Hallström, Io e Napoleone di Paolo Virzì (con un cameo di Monica Bellucci), The Namesake di Mira Nair, The Prestige di Christopher Nolan, opera interpretata anche da Michael Caine, Scarlett Johanson e David Bowie, La sconosciuta di Giuseppe Tornatore (che ritorna alla regia dopo un periodo di silenzio) e Uno su due di Eugenio Cappuccio, lungometraggio che si preannuncia come uno dei più toccanti della Festa.
Tra gli Eventi Speciali ecco spuntare il vero “avvenimento” della manifestazione: la proiezione dell’ultima fatica regista di Martin Scorsese, intitolata The Departed. Si tratta di un film attesissimo che dovrebbe sancire la separazione (ma sarà poi così?) del maestro italo-americano dal gangster- movie. Il cast, ovviamente è stellare: Leonardo Di Caprio, Jack Nicholson, Matt Damon, Mark Wahlberg, Martin Sheen, Alec Baldwin. Tra gli Eventi Speciali anche due pellicole italiane: L’uomo della carità – Don Luigi Di Liegro di Alessandro Di Robilant e Viaggio segreto di Roberto Andò, lavoro da cui si parla da molto tempo e che, in special modo, la critica è impaziente di vedere.
Extra, così come viene definita nel press-book, è una “sezione multiforme che riunisce lavori diversi per formato e linguaggio”. E’ insomma un “luogo” sperimentale dove andare a rintracciare particolarità, rarità, innovazioni, documentari ed esperimenti anche di grandi registi. Tra i moltissimi titoli degni di interesse, eccone alcuni: Fascisti su Marte di Corrado Guzzanti, Histoire d’eaux di Bernardo Bertolucci, Il mondo addosso di Costanza Quatriglio, Riding Alone for Thousand of Miles di Zhang Yimou, Sorelle di Marco Bellocchio, Black Gold di Marc e Nick Francis e The Bridge di Eric Steel.
La serata inaugurale sarà incentrata su Fur: An Imaginary Portrait of Diane Arbus (regia di Steven Shainberg), con l’interpretazione di Nicole Kidman. Aspettiamo questo lungometraggio con una certa impazienza, poiché viene finalmente portata alla luce la figura della grande fotografa americana Diane Arbus, sconosciuta al grande pubblico del cinema e personaggio centrale delle arti visive del Novecento, capace anche di influenzare, con le sue ossessioni, Stanley Kubrick.
Molto spazio verrà dato anche al lavoro dell’attore con la retrospettiva dedicata a Sean Connery (con relativo premio alla carriera) e il bellissimo approfondimento dedicato alla storia dell’Actor's Studio, con una rassegna sui film americani degli anni cinquanta.
Giunti a questo punto è bene dare un po’ di numeri: 95 titoli selezionati nel programma ufficiale, 25 i luoghi di Roma e Lazio dove si svolgerà la Festa, 36 gli schermi dove saranno proiettati i film, 11 i titoli della sezione New Cinema Network, 50 i componenti della giuria popolare.
Sarà un evento, appunto, al cui centro è posta proprio la città di Roma. L’Auditorium-Parco della Musica sarà il cuore pulsante della Festa, ma varie attività si svolgeranno in molte sale della città, alla Casa del Cinema e a quella del Jazz. E poi a Via Veneto, strada simbolo del mondo del cinema; ed anche a Cinecittà, dove si svolgerà la festa di chiusura, per migliaia di persone, guidata da un dj d’eccezione: Jovanotti.
L’impressione che si ha è che CINEMA sia una vera e propria architettura culturale, molto complessa, che mira a differenziarsi dalla Mostra di Venezia, soprattutto per quel che riguarda gli aspetti legati ai rapporti con le produzioni e le star. Questo festival ha anche l’intenzione di proporsi come fenomeno popolare; ed ecco gli incontri con il pubblico, la giuria composta da comuni spettatori capeggiata da Ettore Scola.
Tantissima carne al fuoco che dovrà essere gestita e proposta con molta attenzione. Il rischio è l’indigestione, ed anche la confusione. Cogliamo al volo le parole del Sindaco Walter Veltroni, intervenuto alla conferenza stampa, il quale ha invitato tutti a non aver paura del nuovo e a guardare al cinema non “come un panda” da salvare ma con ottimismo e fiducia”. E dopo aver metabolizzato anche le frasi di Goffredo Bettini (Presidente del Comitato organizzatore di CINEMA), il quale ha invitato la stampa a essere generosa e paziente nei confronti di una manifestazione che nasce adesso, cerchiamo di parlare finalmente di cinema e di esaminare il programma.
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I film in concorso sono sedici ed è tra questi che verranno assegnati i premi per il miglior lungometraggio e le migliori interpretazioni maschile e femminile.
I titoli che ci sembrano più significativi sono: A casa nostra di Francesca Comencini, Nightmare Detective di Shinya Tsukamoto, Jardins en automne di Otar Ioseliani, La strada di Levi di Davide Ferrario, Le voyage en Armenie di Robert Guediguian e Wu Qingyuan di Tian ZhuangZhuang. Oltre alle opere di Ferrario e Comencini, da segnalare un altro titolo italiano in concorso: L’aria salata di Alessandro Angelini, film interpretato da Giorgio Pasotti e Michela Cescon.
La sezione Premiere sarà incentrata sulla presentazione di opere che, come ha detto la curatrice Piera Detassis, “avranno il tappeto rosso”, cioè saranno proiettate durante serate di gala. Qui spiccano alcuni lavori che senza dubbio saranno posti con forza all’attenzione del pubblico ma anche della critica: The Hoax di Lasse Hallström, Io e Napoleone di Paolo Virzì (con un cameo di Monica Bellucci), The Namesake di Mira Nair, The Prestige di Christopher Nolan, opera interpretata anche da Michael Caine, Scarlett Johanson e David Bowie, La sconosciuta di Giuseppe Tornatore (che ritorna alla regia dopo un periodo di silenzio) e Uno su due di Eugenio Cappuccio, lungometraggio che si preannuncia come uno dei più toccanti della Festa.
Tra gli Eventi Speciali ecco spuntare il vero “avvenimento” della manifestazione: la proiezione dell’ultima fatica regista di Martin Scorsese, intitolata The Departed. Si tratta di un film attesissimo che dovrebbe sancire la separazione (ma sarà poi così?) del maestro italo-americano dal gangster- movie. Il cast, ovviamente è stellare: Leonardo Di Caprio, Jack Nicholson, Matt Damon, Mark Wahlberg, Martin Sheen, Alec Baldwin. Tra gli Eventi Speciali anche due pellicole italiane: L’uomo della carità – Don Luigi Di Liegro di Alessandro Di Robilant e Viaggio segreto di Roberto Andò, lavoro da cui si parla da molto tempo e che, in special modo, la critica è impaziente di vedere.
Extra, così come viene definita nel press-book, è una “sezione multiforme che riunisce lavori diversi per formato e linguaggio”. E’ insomma un “luogo” sperimentale dove andare a rintracciare particolarità, rarità, innovazioni, documentari ed esperimenti anche di grandi registi. Tra i moltissimi titoli degni di interesse, eccone alcuni: Fascisti su Marte di Corrado Guzzanti, Histoire d’eaux di Bernardo Bertolucci, Il mondo addosso di Costanza Quatriglio, Riding Alone for Thousand of Miles di Zhang Yimou, Sorelle di Marco Bellocchio, Black Gold di Marc e Nick Francis e The Bridge di Eric Steel.
La serata inaugurale sarà incentrata su Fur: An Imaginary Portrait of Diane Arbus (regia di Steven Shainberg), con l’interpretazione di Nicole Kidman. Aspettiamo questo lungometraggio con una certa impazienza, poiché viene finalmente portata alla luce la figura della grande fotografa americana Diane Arbus, sconosciuta al grande pubblico del cinema e personaggio centrale delle arti visive del Novecento, capace anche di influenzare, con le sue ossessioni, Stanley Kubrick.
Molto spazio verrà dato anche al lavoro dell’attore con la retrospettiva dedicata a Sean Connery (con relativo premio alla carriera) e il bellissimo approfondimento dedicato alla storia dell’Actor's Studio, con una rassegna sui film americani degli anni cinquanta.
Giunti a questo punto è bene dare un po’ di numeri: 95 titoli selezionati nel programma ufficiale, 25 i luoghi di Roma e Lazio dove si svolgerà la Festa, 36 gli schermi dove saranno proiettati i film, 11 i titoli della sezione New Cinema Network, 50 i componenti della giuria popolare.